Ha ancora senso fare email marketing nel 2022? Forse è questa la prima vera domanda a cui rispondere prima ancora di capire di cosa si tratti. Spoiler, la risposta è sì, ha assolutamente ancora senso usare questa strategia di marketing.
L’email è tra i primi strumenti di comunicazione nati nella (ormai paleolitica) era internet. Basti pensare che i primi indirizzi email sono nati nel 1971 dalla mente geniale di Ray Tomlinson, uno strumento che quindi ormai resiste da decenni e che nel 2021 ha festeggiato i 50 anni di vita, e ancora oggi è strategico in qualsiasi piano marketing aziendale.
Partiamo dalle basi: l’email marketing è una strategia di comunicazione digitale che resiste ai forti cambiamenti portati dai social network in primis, e da tutti i nuovi strumenti che il mercato mette a disposizione oggi. Sostanzialmente, l’email marketing si avvale dell’utilizzo delle email per aggiornare i consumatori, portare avanti strategie commerciali, o, più in generale, per fidelizzare gli utenti verso un sito internet (qualsiasi esso sia: siti commerciali, siti di informazione, siti di approfondimento, etc.).
Tre sono gli strumenti fondamentali per portare avanti la propria strategia di email marketing (o e-marketing): un sito internet, un database di contatti, una piattaforma di gestione. Vediamoli uno per uno.
A questo punto, con sito internet, database e piattaforma alla mano, siamo pronti per partire con la nostra prima campagna di email marketing.
Il primo e fondamentale passo da compiere per lanciare la prima campagna è quello di chiedersi: qual è l’obiettivo? Come anticipato, le campagne di email marketing possono avere diversi obiettivi. Per rimanere sull’esempio già utilizzato (e-commerce di prodotti di animali) avremo sicuramente come primo obiettivo quello di vendere i prodotti, senza dimenticare però la fidelizzazione dei clienti e dei prospect.
Tutti noi riceviamo decine di email ogni giorno, alcune le leggiamo, altre le cestiniamo senza aprirle, e da altre ancora decidiamo di disiscriverci per diversi motivi, primo tra tutti: la troppa comunicazione. Non dobbiamo essere “insistenti”, ripetitivi o “spammer”, ma dobbiamo invece costruire un legame di fiducia con l’utente per portarlo, come obiettivo finale, ad acquistare sul nostro sito.
È utile in questo senso costruire un PED (Calendario Editoriale) contenente tutte le email che vogliamo inviare, gli obiettivi e i messaggi. Avere una visione di insieme della nostra strategia ci aiuterà sicuramente ad essere più efficaci. Ne avevamo parlato qui.
Ricordiamo infine che tutta la strategia deve avere anche una coerenza grafica e di design: le email che inviamo devono riprendere colori, font, immagini già presenti sul sito e usiamo lo stesso tone of voice, per far sì che il cliente si ritrovi in uno spazio conosciuto e di cui si fida.
Una volta lanciata la prima campagna è il momento di occuparci della misurazione dei risultati. Trattandosi, nel nostro esempio, di un e-commerce sarà un’operazione semplice: quanti acquisti ha generato la nostra email? Ecco, quel numero sarà il risultato che effettivamente conta. Ma non basta.
Spesso le prime mail inviate non portano direttamente ad acquisti o clic al sito, possiamo quindi considerare la nostra campagna un fallimento? Assolutamente no. Grazie alle piattaforme di gestione, Mailchimp come da nostro esempio, potremo misurare quanti nuovi iscritti abbiamo alla nostra newsletter, il numero di clic (interni ed esterni), il numero di disiscritti, quanti inoltri ci sono stati e molto altro.
Tutti questi numeri sono la base attraverso la quale affinare e sistemare la propria strategia per avvicinarsi sempre di più all’obiettivo finale di vendita.
Sono le PMI a ritrovare maggiori vantaggi in questa strategia di marketing: non serve infatti un grande budget per la gestione di questo strumento che, se usato bene, può portare ad ottimi risultati. Quindi, sì assolutamente, l’e-marketing è ancora strategica all’interno di un piano marketing aziendale.
I vantaggi più rilevanti nell’utilizzo di questo strumento sono:
Noi di ComunicaSubito.it seguiamo tutti questi passaggi internamente: dalla definizione dei messaggi, alla struttura grafica, al monitoraggio e all’analisi dei risultati.
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