Quando si parla di scrittura di testi, per il web e non solo, ci si imbatte spesso nel concetto di scrittura a piramide rovesciata. Conoscere bene cosa sia, come utilizzarla e padroneggiarla al meglio, può essere davvero utile, sia nel marketing che nel giornalismo.
Partiamo da un dato di fatto che si applica, soprattutto oggi, alla scrittura sul web: il tempo utile per “catturare” l’attenzione di un lettore è di circa due secondi, questo vuol dire che le prime parole di un testo decreteranno inesorabilmente il successo o l’insuccesso di un testo. Iniziarlo bene è la metà del lavoro.
Come anche per le 5w, la tecnica di scrittura detta a piramide rovesciata è presa in prestito dal giornalismo anglosassone ed è nota come the inverted pyramid writing.
Da dove nasce questa tecnica? Per gli studiosi non c’è una data precisa di formulazione di questo tipo di scrittura: secondo alcuni bisogna tornare indietro ai tempi del telegrafo. Lo strumento, per forza di cose, costringeva i reporter a essere sintetici condensando in poche righe il materiale delle proprie notizie, alcuni storici del giornalismo americano del XIX secolo, tuttavia, sostengono che il giornalismo a piramide rovesciata si sia diffuso successivamente al telegrafo, assecondando la necessità delle forze sociali ed educative dell’epoca di ritrovare sui giornali dei resoconti fattuali delle notizie e non delle interpretazioni narrate.
Analizziamo più nel dettaglio come l’immagine di una piramide inversa possa risultare utile come schema di stesura un testo – qualunque esso sia – per facilitarne la fruizione, la leggibilità e la comprensione.
Come suggerisce l’immagine, lo schema della piramide rovesciata porta a prediligere, nell’incipit, le informazioni principali che vengono date subito per comprender al meglio il contesto nel quale ci si trova. A seguire, per gradi, si passa allo sviluppo del contenuto attraverso informazioni successive e secondarie che contribuiscono a costruire e definire i dettagli per chiudere poi, con altre informazioni aggiuntive, ancor più dettagliate, che ampliano ed descrivono ulteriormente, la fotografia di ciò che si sta narrando.
Nello schema di un articolo di giornale, di un comunicato stampa o di un testo per il web, questa tecnica risulta molto utile per definire una gerarchia o un’ordine delle informazioni da dare, e facilitare l’individuazione e la selezione di quelle essenziali e fondamentali.
Provando a sezionare la piramide rovesciata in parti per avere un’indicazione più precisa di cosa un testo debba contenere a questo scopo, potremmo suddividerla in questo modo:
Fatti i dovuti paragoni questo schema può essere adattato a una buona parte di testi che si trovano on line, ma non tutti (ne parleremo a seguire). Dai comunicati stampa agli articoli di giornali, dalle schede di un e-commerce ai testi di una landing page di un prodotto o progetto specifico: il comune denominatore per tutti questi testi è l’obiettivo: catturare l’attenzione di un lettore/consumatore che oggi è sempre più distratto e superficiale nella lettura e ha sempre meno tempo e voglia di dedicare il suo tempo all’approfondimento.
La scrittura a piramide rovesciata offre innegabili vantaggi, sia nel giornalismo che nel marketing: prima di tutto perché rende più accessibile e immediata la comprensione di un fatto, evento o notizia. Un testo sapientemente elaborato, secondo questa struttura, è in grado di mette d’accordo un’utenza variegata di lettori: sia quello che ha voglia di saperne di più, favorendo la permanenza nella pagina e incoraggiandone lo scrolling e l’approfondimento, sia per l’utente medio che, invece, ha più fretta e che riesce a padroneggiare facilmente le informazioni salienti in modo molto agevole e immediato. Inserire le informazioni chiave all’inizio di un testo implica che il lettore ne usufruirà quasi sempre e per chi scrive, significa avere la certezza di un pubblico molto ampio.
Per elaborare un testo secondo lo schema della piramide rovesciata occorre quindi fare un grande lavoro di schematizzazione e organizzazione dei contenuti: può aiutare individuare un sommario che prenda in considerazione tutti i punti da trattare. Come realizzarlo? Partendo da una domanda di base: quali sono le informazioni che il lettore deve assolutamente avere prima di lasciare la pagina? Questo implica avere bene in mente un identikit molto preciso del proprio target audience: nell’ottica di ingaggiarlo e tenerlo concentrato fino alla fine, cerchiamo di eliminare i concetti complessi, prediligiamo semplicità, sintesi, bullet point, brevi recap o suddivisione in paragrafi che aiutano a demarcare le informazioni fondamentali da quelle secondarie.
Come anticipavamo, tuttavia, la tecnica di scrittura a piramide rovesciata non si adatta a tutti i tipi di testi. Ce ne sono alcuni che, per loro natura, non potrebbero partire dalle informazioni principali. Qualche esempio?
Gli articoli accademici contengono le informazioni più rilevanti in conclusione, ci si arriva per gradi attraverso l’approfondimento di dettagli e aspetti che devono essere trattati, necessariamente, prima delle conclusioni, così come i romanzi o i racconti: non avrebbe senso iniziarli partendo dal climax, o ancora, una ricetta: non può partire con il passaggio conclusivo dell’elaborazione di un piatto.
Uno dei contesti, invece, in cui la tecnica della scrittura a piramide rovesciata risulta utile e funzionale è quella dei comunicati stampa che devono, necessariamente, contenere nelle prime righe le informazioni basi che comporranno una notizia da riprendere su un quotidiano o un sito web. Ne abbiamo parlato proprio qui.
Hai bisogno di qualche esempio di comunicato stampa per capire come scriverlo al meglio o di una revisione di un testo già elaborato per essere certo sia adeguato all’invio ai giornalisti? Sei indeciso su quale giornalista possa essere interessato?
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